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Cosa è la Massoneria? Cosa fanno i massoni? Per un ragazzo di strada come me sono domande che spesso ho sottovalutato, riposte che mai ho approfondito a pieno ritenendo quel mondo solo per ricchi assetati di potere. Per cercare di inquadrare questo tema diamo spazio al libro scritto da uno scrittore che ama la Massoneria, che la considera un mezzo per realizzare un mondo migliore. L’autore del libro è Rosario Marcello Puglisi, medico e appunto un “Massone”, che potremmo definire di quelli veri, che hanno degli ideali e dei valori molto elevati. Puglisi nel suo libro fa un viaggio aulico all’interno del mondo massonico rappresentandolo per come dovrebbe essere ma che, come spesso nota l’autore, spesso così non è.
Prima cosa che si impara è che per entrare nella Massoneria bisogna essere presentati da qualcuno e che per farne parte bisogna che ci vengano riconosciute delle qualità particolari, seconda cosa che si viene a sapere è che a fondare la Massoneria sono stati i muratori, quelli con cazzuola, goniometro, compasso e filo a piombo. La Massoneria moderna, o speculativa, ovvero come Istituzione, nacque il 24 Giugno 1717 ad opera della fusione delle quattro logge riunite in assemblea, in Inghilterra.
Secondo il nostro autore la Massoneria non è un’Istituzione segreta o clandestina, non è un partito, non è una religione anche se religiosa. “In Massoneria è fondamentale la credenza di un Essere Supremo”. Puglisi ritiene che la Massoneria sia stata “profanata” e l’esoterismo “mortificato” da sbagliate convinzioni come far entrare un gran numero di iscritti, facilitare l’ingresso di “utili” ricchi e potenti. Il candidato ideale dovrebbe essere invece una persona onesta “che pratica la virtù rifiutando il vizio”.
La Massoneria è forgiata in simboli e rituali ed uno di questi è l’iniziazione. Bendati si viene guidati all’interno della Loggia lungo un circuito per ritrovare poi la luce, la verità, la libertà e la spiritualità con il Supremo. Il Massone ricopre nella società il ruolo di chi mira ad essere immagine di Dio in terra. Questo passaggio dal vecchio mondo ad un nuovo mondo deve essere vissuto non eseguito. Chi si approccia alla Massoneria, visto a quanto aspira, deve essere “libero e di buoni costumi”. In questo contesto aulico il segreto iniziatico diventa quindi “l’inesprimibile” che si vive durante il rituale, è il “soffio di vita” che la Massoneria dona. I muratori attuali non costruisco splendide cattedrali come quelli di una volta ma nobili e grandi templi interiori. Il segreto massonico che tanto spaventa i politici ed i re è quindi, secondo l'autore, solo una scusa per conservare il potere e colpire i massoni.
Il narratore ha una posizione favorevole all’ingresso di donne nella massoneria. Difronte alla scomunica della chiesa Cattolica alla Massoneria il Puglisi paragona i massoni a Giordano Bruno ed accusa di scarsa tolleranza la Chiesa. Il credo massonico è lo gnosticismo, ovvero non è l’uomo che rende il mondo come è ma è stato Dio ad averlo creato così avendo semplicemente “emanato” la sostanza di tutto. Da questa sostanza si è creato un “finto” Dio, un “mezzo creatore”, il quale ha generato il cosmo e l’uomo, forgiandoli però con le sue imperfezioni. Tuttavia l’uomo ha una parte materiale creata da questo Demiurgo ed una parte spirituale fatta dal vero Dio che sarebbe la ragione del dualismo del mondo. Gesù sarebbe un messaggero della luce, per alcune interpretazioni massoniche un Salvatore.
Curiosa è la spiegazione del “libero arbitrio” fatta utilizzando una carta dei tarocchi (NB non è quella in figura) e ricordando che il nemico principale ad impedire le giuste scelte è il nostro “Ego”.
L’esoterismo non è da confondersi con l’essoterismo quest’ultimo di natura puramente razionale, mentale, matematica mentre l’altro frutto di percezioni insite nella propria materia e natura. Nell’esoterismo non c’è bisogno di studio ma di “conoscenza empatica”. Tanto più è errato confondere l’esoterismo con l’occultismo. “Il grado di autenticità del massone è direttamente proporzionale alla sua conoscenza esoterica.” Per l’autore anche Gesù utilizzava l’esoterismo quando chiamava in disparte i suoi discepoli ed è la stessa cosa che fa il Maestro di Loggia con gli iniziati, tuttavia spiega anche che l’esoterismo non è solo trasmissione di conoscenza ma anche contatto con il Cosmo che si trasmette attraverso la magia bianca, ovvero la Teurgia. Tale momento magico si vive nel rito, ossia tramite un insieme di simboli messi in opera, un rituale fatto “da gesti e parole ripetitive che esercitano quasi un potere incantatorio”. “Tutto è simbolo” e per il massone gli utensili muratori sono insuperabili.
Puglisi quindi porta il lettore a conoscere i vari simboli della massoneria partendo dai luoghi preposti alla meditazione, il culto ed il lavoro come il Gabinetto di riflessione, il Tempio e la Loggia. Simboli sono presenti nel Gabinetto di riflessione ma ce ne sono anche altri, tra i più significati troviamo la Menorah, la Corda a Nodi, il Pavimento a scacchi, la volta stellata, il Delta Luminoso, il grembiule massonico, i guanti, la squadra e il compasso, il Libro della Legge Sacra, il regolo di 24 pollici, il filo a piombo, la Livella, la Leva, la cazzuola, il Maglietto e lo Scalpello, le Pietre. Santi cattolici come Giovanni Battista e Giovanni Evangelista sono elogiati dalla massoneria e vengono trasformati in simboli, uno in Gallo l’altro in Aquila.
L’uso sapiente dei testi, dei riti e dei simboli porta durante i rituali all’evocazione di un entità superiore, un guardiano, un Golem, che protegge e aiuta la loggia: l’eggregora o l’egregoro.
La struttura organizzativa massonica è piramidale, in basso l’apprendista, che vive il suo inserimento in silenzio, poi, colonna della massoneria, il Compagno e quindi, in cima, il Maestro.
Per concludere sintetizziamo il pensiero dell’autore descrivendo il massone come colui che compie questo viaggio utopico lontano dalla mediocrità, meschinità e negatività dell’uomo all’interno della Massoneria e tramite il lavoro di Loggia ed i rituali in maniera autodidatta si autoperfeziona. La Massoneria dunque è un “ordine iniziatico che trasmette una influenza spirituale che utilizza i riti come mezzo di trasmissione, dando la possibilità di effettuare un lavoro interiore che ha per base e supporto i simboli”.
di Francesco Filippi
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